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La Cosmetica ai tempi del Covid-19

Il nuovo coronavirus, Covid-19, ha stravolto da molti mesi ormai le vite di tutto il Mondo. Nel panorama nazionale tante aziende hanno cambiato le carte in tavola per non fermare la filiera produttiva ed essere da supporto all’emergenza italiana che ha messo a dura prova la nostra economia. Il cambiamento ha riguardato tutti i settori, da quelli industriali, alle piccole e medie imprese con non poche conseguenze.

Ma come è cambiato e come sta reagendo il mondo della Cosmetica?

Forse non molti sapranno ma il settore cosmetico è responsabile di una buona fetta di guadagno nell’economia italiana. Dall’analisi del settore e dei consumi cosmetici, elaborata dal Centro Studi di Cosmetica Italia nel 2019 ha sottolineato l’importanza del settore cosmetica “Made In Italy” con un valore di 11,4 miliardi, rappresentando il 42% del fatturato grazie al lavoro di 1300 imprese.

dati 2019

*Dati presi su www.cosmeticaitalia

Durante il periodo di lockdown lo shopping online ha fatto da padrona mantenendo a galla il settore, orientando gli acquisti verso prodotti per la cura di capelli come tinture dando il via al self-care; prodotti skincare per la cura della pelle sensibilizzata dall’uso della mascherina; prodotti idratanti; gel igienizzanti e creme mani per ripristinare l’idratazione cutanea. Duro colpo per il settore makeup in particolare per i prodotti labbra che prima dell’emergenza rientravano tra i prodotti di maggior consumo, prediligendo invece quelli dedicati agli occhi per esaltare lo sguardo. Importante crollo anche nel settore profumeria perdendo circa l’80%. Di largo consumo sono stati i prodotti destinati all’igiene come gel igienizzanti a base alcolica e prodotti per la detergenza del corpo in seguito alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute, e di fronte alla forte domanda di prodotti igienizzanti molte aziende cosmetiche hanno attivato la loro produzione per la fornitura. Il Covid ha cambiato quindi gli acquisti dei consumatori e le loro richieste con il rovescio della medaglia. Se nel periodo pre-covid si ricercavano prodotti senza determinati ingredienti ritenuti tossici e poco sicuri prediligendo formulazioni green;  oggi il 50% del consumatore medio ricerca prodotti con ingredienti sintetici perché ritiene garantiscano meglio la conservazione del prodotto a patto che le aziende forniscano prove sulla tossicità e sull’impatto ambientale. Andiamo a vedere quali sono i trend più seguiti dai consumatori in questo periodo.

Trend ai tempi del Covid

Packaging monodose e sostenibili

La parola d’ordine in questo periodo è SICUREZZA. Il consumatore è alla ricerca di prodotti con packaging monodose, per evitare la ripetuta manipolazione e il rischio di contaminazione del prodotto, o a pack come gli airles o creme in vaso con spatolina, il tutto compatibile con la sicurezza ambientale e sosteniblità.  SI A MATERIALI RICICLATI E RICICLABILI.

sostenibile

Sistema conservante efficace

Argomento sempre molto discusso sul web e che ha alimentato negli ultimi anni accese discussioni è la sicurezza o meno dei conservanti nei prodotti cosmetici. Prima del coronavirus si demonizzavano i conservanti tradizionali come parabeni prediligendo prodotti con claim preservative free. In tempi Covid il consumatore ha cambiato prospettiva, oggi guarda di buon occhio quei conservanti che fino a poco tempo prima evitava purchè ci sia trasparenza e le aziende forniscano prove sulla tossicità.

parabeni

Igiene

Con il coronavirus c’è stato un assalto all’acquisto di prodotti a base alcolica, come igienizzanti, spray, salviettine e prodotti per la detergenza del corpo. Questa richiesta ha mosso le aziende cosmetiche a proporre delle soluzioni alla produzione di gel igienizzanti con nuovi ingredienti per la formulazione di gel capaci di sopportare il 70% di alcol. Oltre a prodotti igienizzanti c’è stato un boom anche per quelli destinati alla detergenza del corpo e viso scegliendo, in questo ultimo caso, formulazioni delicate o purificanti/seboregolatrici per contrastare le ipurità e sfoghi di acne dovuti all’utlizzo della mascherina.

igiene

Clean beauty

Trend già attuale e che si riconferma anche in questo periodo è la “Clean beauty” più che un trend forse una filosofia cominciata negli US e che si basa sul less is more, ossia meno è meglio. Il consumatore è alla ricerca di prodotti formulati con pochi ingredienti scartando quelli con una lista kilometrica poiché considera inutili e poco funzionali molti componenti presenti. La clean beauty non riguarda solo le formulazioni che non devono essere necessariamente biologiche, ma si riferisce anche al packagin più semplici e meno artefatti. Tutto questo si traduce in ricerca di trasparenza ed ecosostenibilità.

clean beauty

Self care beauty

Durante il lockdown molti hanno dovuto improvvisarsi e arrangiarsi parrucchieri, barbieri e/o estetiste per sopperire all’impossibilità di dirigersi in qualche salone. Al podio dei prodotti più acquistati ci sono infatti le tinture per capelli, e prodotti per l’epilazione/depilazione. Tra i prodotti skincare più acquistati ci sono le creme idratanti arricchite con attivi lenitivi e antiarrossamento ideali per pelli sensibili. L’utilizzo della mascherina con il continuo sfregamento ha messo a dura prova lo stato di salute della pelle del nostro viso. SI ALLE FORMULE LEGGERE  E DELICATE.

tintura

 

Quali tra questi trend avete seguito o continuate a seguire?

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