I Capelli sono annessi cutanei costituiti prevalentemente da proteine, acqua, pigmenti e minerali. Tra le proteine è di particolare importanza la Cheratina, una proteina fibrosa indispensabile nel garantire resistenza alla struttura.
I capelli fanno parte dei “peli terminali” e la quantità, forma, e colore varia da individuo a individuo. La loro crescita prevede un ciclo vitale che alterna tre fasi di crescita, transizione e riposo.
- ANAGEN: prima fase del ciclo, durante la quale il pelo si sviluppa e cresce. Ha una durata che va dai 2 ai 7 anni e dipende da una serie di fattori soprattutto genetici.
- CATAGEN: fase di transizione durante la quale il follicolo pilifero interrompe la sua attività di crescita e fuoriesce in superficie. Ha una durata media di 3-4 settimane.
- TELOGEN: fase di riposo che dura tre mesi. Durante questo periodo il follicolo produce un nuovo pelo il quale durante la risalita espelle il pelo vecchio.
Questa alternanza di fasi non è contemporanea a tutti i capelli, come invece accade negli animali con pelliccia, perché in quel caso si avrebbe una perdita sincrona dei capelli. La caduta dei capelli è quindi un evento naturale e la normale perdita giornaliera è di circa 100 capelli. Quando la caduta supera la quantità media, e si protrae per lungo tempo fino al diradamento, è necessario interrogarsi sulle possibili cause. Sono colpiti sia uomini che donne per il 60% e 40% rispettivamente.
Fattori responsabili
Molti sono i fattori responsabili dell’eccessiva caduta dei capelli: stress, traumi, alterazioni ormonali, terapie farmacologiche, fase post operatoria o in autunno e primavera (caduta stagionale). La caduta non si manifesta subito ma dopo qualche mese dall’evento scatenante, infatti se in condizioni normali il 90% dei nostri peli è in fase anagen, in condizioni anomale il 70% dei peli è in fase telogen tutta insieme. In questo caso si parla di Alopecia Reattiva o Telogen Effluvium: condizione temporanea della perdita simultanea dei capelli dovuta alle cause sopra citate.
Altro tipo di Alopecia è quella Androgenetica o Calvizie: perdita lenta ma progressiva dei capelli dovuta a fattori genetici e ormonali da cui dipendono l’età di comparsa e la gravità. Il principale ormone responsabile della calvizie androgenetica nell’uomo è il Diidrotestosterone (DHT) prodotto dall’enzima 5-alfa-reduttasi a livello del follicolo pilifero in quantità eccessive rispetto al reale bisogno del follicolo e nella forma più aggressiva può manifestarsi intorno ai 18 anni. La calvizie inoltre è classificata in base alla gravità in 7 stadi secondo la scala di Norwood-Hamilton: dallo stadio 1 di normalità e assenza di alopecia allo stadio 7 in cui i capelli sono presenti solo a livello occipitale. Nella donna l’ormone che pare essere responsabile della calvizie androgenetica è il Deidroepiandrosterone (DHEA) con una comparsa intorno ai 35 anni. Questi ormoni sono responsabili dell’assottigliamento dei follicoli piliferi. La dinamica della caduta dei capelli nell’uomo e nella donna è diversa, e interessa prima il vertice della testa per poi espandersi.
È bene precisare che è necessario rivolgersi a professionisti per diagnosticare un caso di alopecia e per stabilire, in seguito a vari esami attraverso specifiche strumentazioni, qual è il tipo di terapia. Prima si agisce e più efficace sarà il trattamento che andrà ad agire sui follicoli ancora attivi. Inoltre in caso di alopecia androgenetica la caduta può essere rallentata ma non fermata, e l’unico rimedio è l’autotrapianto.
Il trattamento cosmetico è sicuramente un valido aiuto per migliorare l’aspetto della capigliatura in associazione al trattamento farmacologico. Utilizzare ad esempio uno shampoo rinforzante a base di estratti vegetali come il tè verde, l’ortica o ginseng, oppure fare degli impacchi nutrienti per apportare vitamine e minerali al follicolo pilifero può aiutare nella prevenzione e/o rallentamento della caduta soprattutto in caso di perdita di capelli stagionale che avviene in autunno e primavera, periodi dell’anno successivi ai mesi più caldi e ai mesi più freddi. E’ consigliato utilizzare anche delle fiale o spray da massaggiare sul cuoio capelluto a base di ingredienti che vanno ad agire sulla microcircolazione e stimolare il follicolo pilifero. Ciò che va assolutamente ricordato è che i cosmetici non hanno alcuna azione curativa ma solo lo scopo di modificare, proteggere e mantenere in buono stato la superficie su cui viene applicato.
a me la maggior parte dei trattamenti mi ha dato piu controindicazioni che altro. sono passata alle fibre di cheratina (in particolare scelgo le Caboki) che non risolveranno il problema alla radice ma almeno coprono le zone diradate e non lasciano tracce
Ciao Claudia, sicuramente le fibre sono meno invasive e possono migliorare le zone più diradate. Agire a livello farmacologico e fisiologico può portare a delle controindicazioni come gli integratori alimentari che spesso causano nausea, le fiale anticaduta che oltre a sporcare i capelli possono anche irritare la cute perchè a base di attivi che stimolano i follicoli piliferi. L’importante è trovare la soluzione più adatta alla propria situazione. Grazie mille per il tuo commento, perchè può essere di aiuto ad altre persone. Ti abbraccio. VM